Parigi a 26 gigapixels

Una panoramica interattiva di Parigi ottenuta assemblando 2346 foto singole, per comporre un’immagine orientabile e ingrandibile con risoluzione 354159×75570.

Aurora timelapse

Negli ultimi mesi, a causa dell’aumento dell’attività solare, si sono viste aurore spettacolari nei cieli dell’estremo nord. Ecco uno spettacolare timelapse realizzato da Terje Sorgjerd. Immagini prese in Norvegia, presso Kirkenes e al Pas National Park vicino al confine Russo, a 70 gradi nord and 30 gradi est. Temperature di circa -25 Celsius.

Aurora boreale su Tromsø

Come primo post dell’anno, un timelapse dell’aurora boreale su Tromsø, Norvegia. Il video è di Tor Even Mathisen

Zeitgeist 2010

Google ha pubblicato il suo Zeitgeist 2010, lo spirito dei tempi desunto dalle parole introdotte nel suo motore di ricerca.

Se si guarda il segmento dedicato all’Italia, alcuni dei risultati sono:

Le parole più cercate in assoluto:

  1. facebook
  2. youtube
  3. libero
  4. meteo
  5. giochi
  6. streaming
  7. google
  8. yahoo
  9. corriere
  10. alice

I termini di crescente popolarità:

  1. chatroulette
  2. sarah scazzi
  3. stipendi pa
  4. waka waka
  5. mondiali 2010
  6. video mediaset
  7. il fatto quotidiano
  8. autoscout24
  9. megavideo
  10. google traduttore

I termini di crescente popolarità cercati tramite cellulari e smartphone

  1. ipad
  2. pietro taricone
  3. waka waka
  4. iphone 4
  5. mondiali 2010
  6. avatar
  7. ovi
  8. google traduttore
  9. sanremo
  10. classifica serie a

I termini economico-sociali

  1. manovra finanziaria 2010
  2. maturità 2010
  3. stipendi PA
  4. modulistica INPS
  5. prove invalsi
  6. pec
  7. agenzia delle entrate
  8. gdf
  9. servizio civile nazionale
  10. sportello immigrati

I termini più cercati associati alla parola “significato”

  1. bunga bunga
  2. kippah
  3. waka waka
  4. networking
  5. probiviri
  6. concussione
  7. bischero
  8. sarcasmo
  9. namasté
  10. shoah

Due osservazioni banali. Mi lascia un po’ perplesso il fatto che la gente vada su google per cercare “google”. Inoltre, mi sconvolge un po’ il fatto che la gente non conosca il significato di probiviri, concussione, sarcasmo e shoah.

Anche Yahoo ha pubblicato il proprio compendio che si intitola, più modestamente, “I Fatti dell’Anno“.

Il deserto danese

Questo è il faro abbandonato di Rubjerg Knude, penisola dello Jutland, Danimarca. È stato costruito nel 1899 e ha funzionato fino al 1968. Dopo la chiusura, i due edifici adiacenti erano diventati un museo e un bar.

Ma lentamente, tutto il complesso è stato ingoiato da una duna mobile che si sposta di circa 9 metri l’anno a causa del forte vento e nel 2002 è stato definitivamente abbandonato.

Cliccare le immagini per ingrandire
coordinate : 57°26’56.02″N 9°46’27.66″E
google map

Fête des Lumières 2010

Dall’8 all’11 Dicembre, Lione è un buon posto dove andare. Per quattro notti vi si svolge la Fête des Lumières, manifestazione, ormai giunta alla 12ma edizione, in cui vari artisti della luce proiettano le loro creazioni sui monumenti della città. Per quattro notti, Lione ruba a Parigi il titolo di Ville Lumière.

Sconsigliato ai demofobi: sono attesi circa 3 milioni di visitatori.

Da Google, alcune immagini delle passate edizioni.

L’Orologio Astronomico di Praga

Un light show proiettato sull’Orologio Astronomico di Praga per celebrare il suo 600° compleanno. La trovo molto bella, sia dal punto di vista video che da quello del rapporto con il suono.

Da quel che ne so sono stati utilizzati due proiettori Christie Roadster 18k HD da 18000 lumen.

A light show projected onto the Astronomical Clock Tower in Praga to celebrate its 600th birthday.

Mapping: The Macula (themacula.com), Michal Kotek, Lukáš Duběda
Sound: data-live (data-live.cz)
Production: Tomato Production (tomatoproduction.cz)

Addio banda larga

Di solito non mi occupo delle nefandezze governative, ma stavolta, visto che cosa riguarda internet, ve lo faccio sapere.

Secondo Punto Informatico, che cita Il Sole 24 Ore,

Il Ministero dello Sviluppo economico, ormai vacante da mesi e guidato ad interim dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e, di fatto, dal Viceministro della comunicazioni Paolo Romani, ha reso noto che gli attesi 800 milioni di euro, che sarebbero dovuti servire per dare il via alla riforma infrastrutturale per estendere la diffusione della banda larga in Italia, si sono ridotti a 100.


La nuova cifra accompagna la considerazione che la banda larga non rappresenti più una priorità per il governo, e lascia tutti gli osservatori insoddisfatti: sono ritenuti del tutto insufficienti per risolvere il problema del digital divide. Potrebbe addirittura acuirlo potendo agire solo su alcune zone, nello specifico alcuni distretti industriali individuati da Confindustria e dal Ministero e da attribuire su base regionale.

Ok. Di fatto significa anche acuire il divario informatico fra l’Italia e gli altri paesi d’Europa, con ricadute su altri settori. Per esempio, in Francia, da quando esiste l’obbligo della fatturazione elettronica (che arriva anche immediatamente nelle mani del fisco), l’evasione, già ben più bassa della nostra, si è ulteriormente ridotta e dove uno studio stima in 40 miliardi di euro il risparmio per le aziende, di cui uno solo attribuito alle 50 maggiori.

Ma, nell’articolo di Punto Informatico, la cosa che mi fa maggiormente incazzare è questa:

A rendere più grave la situazione, il fatto che sembrerebbe non esserci l’asta sulle frequenze lasciate libere a seguito del passaggio al digitale terrestre, che sono state invece in parte destinate dal Ministero dello Sviluppo Economico proprio al gruppo Mediaset per sperimentare nuove soluzioni in HD per la TV tradizionale.
Il tutto confermerebbe le accuse che ad agosto il Presidente dell’Agcom ha lanciato: un grave rischio per l’Italia, che sembra non voler salire sul treno della connessione.

Ma guarda un po’. Chi decide dove vanno a finire le frequenze? Il Ministero dello Sviluppo Economico. E chi ha in mano il suddetto ministero? Berlusconi, nonostante le lamentele di tutti e ad onta di premesse regolarmente non mantenute.

E cosa decide il suddetto ministero? Che intanto parte delle frequenze lasciate libere a seguito del passaggio al digitale terrestre vadano a finire a Mediaset. E di chi è Mediaset? Di Berlusconi. Ma che caso…

Ma, dannazione, forse con il Berlusca

  • guadagniamo di più? No.
  • abbiamo meno tasse? No.
  • abbiamo più lavoro? No.
  • abbiamo più libertà? No.
  • l’Italia vince i mondiali? No.

‘Cazzo aspetta la gente a svegliarsi?

Arte live web

There is much high-quality music on the site of Arte, the Franco-German TV visible across Europe, but that we can’t see here in Italy despite the call by Abbado in 2004, because investing in culture is not part of the habits of our governments.
Currently we can only follow it for free through satellite dish in French or German language. I can’t find it even in the new public digital platform (the so called digital terrestrial).
Fortunately, we can always go on the internet where we find part of the production of this TV station. It is not just classical music: the site also hosts pop rock and electronica, jazz and blues, chanson française, world music, theater and dance.

Meanwhile, here is the Ensemble Intercontemporain & Patricia Kopatchinskaja Quaerendo Invenietis by Bach

Arté site

The virtual tour of Sistine Chapel

Good for Easter day, the virtual tour of Sistine Chapel, a flash panorama where you can move in clicking two buttons on the lower left or moving the mouse and the wheel (click image to enlarge).