Per gli amanti della musica antica, ecco un buon modo per risolvere il problema dell’elevato costo degli strumenti: un clavicembalo fatto con il LEGO.
Sì, circa 100.000 mattoncini. Ve lo potete fare in casa. Per quanto riguarda il suono, dovrete combattere con i prodotti della bassa tecnologia, come i vostri idoli. Auguri. 😀
Created and built by Henry Lim, with the exception of the wire strings, the LEGO Harpsichord is entirely constructed out of LEGO parts–the keyboard, jacks, jack rack, jack rail, plectra, soundboard, bridge, hitch pins, tuning pins, wrestplank, nut, case, legs, lid, lid stick, and music stand are all built out of interlocking LEGO plastic bricks and related pieces. With a 61 note range, the instruments size is 6 x 3 ft. weighing approximately 150 lbs, and built with an estimated 100,000 LEGO pieces!
Here is an audio sample.
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Waterphone
Date un’occhiata a questo strumento.
Si chiama waterphone, non perché abbia a che fare con l’acqua (anche se l’acqua c’è), ma perché il suo inventore è il sig. Richard Waters.
Il suono è molto bello. Un incrocio fra campane tibetane e kalimba.
Vi metto due link: un audio e un video. Altri esempi sul sito.
Look at this instrument. It’s called waterphone not because of the water but because it was invented and is patented by Richard Waters.
In the world family of musical instruments the Waterphone is between a Tibetian Water Drum, an African Kalimba (thumb piano) and a 16th century Peg or Nail Violin. Each Waterphone is custom made using a hot metal process developed over the past 25 years. The tonal rods are tuned to a combination of micro-tonal and diatonic relationships presented in two distinct but intergrated scales having both even and uneven increments.
Here is the site.
Leggio Elettronico
Ecco finalmente il leggio elettronico. Prodotto da e-Stand, Inc.
Non è un oggetto economico perché costa $1400. Praticamente è un laptop dedicato, con schermo da 12″ a 1024×768 ruotabile. 128 MB RAM, 128 MB USB memory module, 2 porte USB, wireless, porte video e audio ports e anche MIDI e MP3 player (magari per fare finta di suonare). Tre ore di autonomia con batteria e presa corrente.
Le pagine, che sono normali fogli acquisiti a mezzo scanner, si girano via pedale o touch screen e possono essere annotate con uno stilo e/o una tastiera virtuale.
Ricordo che una decina di anni fa ho partecipato (marginalmente) a un gruppo di studio per la progettazione di un simile oggetto qui in Italia. È stato anche realizzato un prototipo e presentato alla Scala nel 1998, con tanto di sistema automatico di gestione della voltata e altre caratteristiche interessanti.
Poi, come altre volte, non ne è stato fatto niente. Non so perché, ma mi piacerebbe saperlo. I casi sono tre:
- all’atto pratico, non funzionava (e allora è uno spreco di fondi pubblici)
- funzionava, ma era industrialmente irrealizzabile (alti costi, difficoltà di gestione, integrazione o simili, il che significa che le nostre università non riescono a collegarsi all’industria)
- funzionava e allora gli industriali in questo paese sono degli idioti (non del tutto improbabile)
Orologi poco pratici
L’azienda giapponese TokyoFlash vende orologi artistici, bellissimi e poco pratici (vedi esempio in figura).
Il campionario è qui.
Come atto di estrema provocazione, TokyoFlash offre un sconto di Â¥1500 ($13) a chi si domostrerà in grado di leggere l’ora esatta su questo orologio.
Segnalato sempre da Boing Boing
Tenete lontani i vostri bambini
Boing Boing riporta una trasmissione radio della NPR in cui viene descritto questo interessante ordigno, sviluppato dalla Integrated Wave Technologies, che i soldati americani utilizzano per “comunicare” con gli indigeni (nella fattispecie, gli iracheni).
Si tratta di un traduttore che capisce un numero limitato di frasi ed è in grado di ripeterle in 15 lingue, spesso in forma più dettagliata.
Quello che mi colpisce è il tono della descrizione. È per questo che ho scritto “comunicare” fra virgolette. Dice:
Per esempio, quando il soldato dice una semplice frase come “keep kids back”, il Voice Response Translator (VRT) traduce in arabo accrescendo il dettaglio. In questo caso, la traduzione è “Tenete i vostri bambini lontano da noi o intraprenderemo delle azioni contro di voi”
il che, detto da un marine che, come minimo, ti tiene un M16 puntato addosso, è estremamente rassicurante, favorisce il dialogo e lo stabilirsi di un clima di fiducia.
La dichiarazione del produttore è ancora più allucinante:
Comunicazioni semplici come questa possono salvare vite, sia fra i civili che fra i militari. Questo elimina il tirare il grilletto come prima opzione nel trattare con gli indigeni.
Maledizione, io capisco che in guerra sia utile impartire istruzioni chiare ai civili e magari questo oggetto serve, ma un po’ di diplomazia, no? Forse “tenete i bambini in casa, qui è pericoloso” sarebbe stato meglio.
E l’ultima frase significa forse che senza il VRT, la prima opzione è tirare il grilletto?
I consulenti per la comunicazione che gli USA pagano profumatamente, cosa ci stanno a fare? E chi sono?
Sound like Water
The australian musician/programmer Sebastian Tomczak shows how to control sounds uning a water surface and five lasers.
This amazing instrument is a prototype of the Toriton Plus, realized by Tomczak himself.
The Critical Mass
From here.
The environmental association Enviu (Environment and You) ans Döll – studio for the art of building, develop The Critical Mass: the idea of a dance club with a low enironmental footprint.
The concept was realized at the Off_Corso dance club in Rotterdam.
With the Sustainable Dance Club, Enviu and Doll have taken on the challenge of creating a sustainable environment within clubbing. Next to physical and design solutions, we’ve also looked at the organisation itself, but foremost at how to create a sustainable and fully recyclable environment. You only have to imagine the amount of energy, warmth and humidity that a club crowd produces on such an evening to see the great potential. Furthermore important are the program of the club, the food and beverages that are served and creating the natural conditions in which drinking and flirting can take place. As thus a place is constructed in which people can make a sustainable contribution to their environment whilst enjoying life.
In the sustainable dance club, electric energy is created by the moving of dancers on a piezoelectric floor. Piezoelectricity is the ability of crystals to generate a voltage in response to applied mechanical stress.
Such crystals are embedded in the dance club floor, generating electricity while people are jumping and dancing on.
iPod? No, iPorn
Aggiornamento al post precedente.
Dietro segnalazione di max, che mi ha indicato il primo (poi, con qualche indagine, ho trovato anche il secondo), devo ricredermi.
Questi sono gli accessori per iPod che vincono il premio e finalmente elevano l’utilità marginale di quell’oggetto, dandogli anche una veste un po’ sexy.
Quello a sinistra si chiama banalmente iBuzz. Prodotto da Love Labs, costa 35 sterline (€ 52). L’altro, più opportunamente, Audi-Oh. Costa $ 69.95 (€ 55).
Naturalmente avete già capito cosa sono. D’altra parte, per anni l’industria del porno è stata un settore trainante per l’innovazione mirata alla distribuzione di contenuti via internet e, parafrasando McLuhan, il Medium è il Massaggio.
Entrambi gli oggetti vibrano a tempo di musica. Sarebbe interessante collaudarli con vari generi…
iPod in the bathroom
PC Magazine published the list of Weirdest iPod Accessories.
In my opinion, there is no discussion. The winner is of course iCarta, an iPod docking station with a loo roll dispenser.
According to the Daily Mail, it gives a completely new meaning to the phrase ‘rock ‘n’ roll’. For boffins have invented a cutting-edge gadget combining a portable music player and a toilet paper dispenser.
The state-of-the-art device – called an iCarta – makes it easier for people to listen to beats while using the bathroom.
It is designed, according to the US manufacturers, to “enhance your experience in the smallest room”.
The gadget, which costs around $99, or £54.
Very useful is also this page of suggestions about what to do when your iPod almost goes down the drain.
Unire l’utile al dilettevole
Boing Boing pubblica una segnalazione di un utente polacco secondo il quale la polizia di quel paese avrebbe arrestato un ragazzo di 17 anni che ha trovato il modo di integrare una coltivazione di cannabis nel case del proprio computer (foto a fianco).
Il pc, peraltro regolarmente funzionante, era stato modificato in modo da contenere una fonte di luce e mantenere un tasso di umidità costante.
Ecco il link al sito della polizia polacca.