Underwater sculptures

Hanno degli aspetti affascinanti queste sculture subacquee di Jason deCaired Taylor.

L’ambiente acquatico le rende all’inizio silenti ed estranee. Con il passare del tempo, però, le trasforma in modo drammatico rendendole quasi “zombificate”, assalite come sono da forme di vita estranee…

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De Natura Sonorum

De Natura Sonorum è un titolo decisamente abusato nella musica contemporanea. Questa volta parliamo di un brano elettroacustico di Bernard Parmegiani composto nel 1975. Un pezzo che a me piace molto, almeno la prima parte, tutta giocata su pochi suoni montati in molti modi diversi.

Gli interessati possono anche scaricare De Natura Sonorum dall’Internet Archive in flac a 24 bit.

Ecco il piano completo dell’opera:

The first series is made up of five movements, most of which bring electronic and instrumental sounds, and less often concrete ones, into relation, generally in couples.

  1. lncidents/Resonances brings sympathetic resonances of concrete sound events with processes that allow variable continuousness (prolongation of sound) of electronic sources into controlled play. The “incidents” arc opposed to punctual “accidents” of the second movement.
  2. Accidentals/Harmonics often very brief events of instrumental origin arc brought in to modify the harmonic timbre from the continuum that they undercut or on which they are superposed. Elsewhere, the placing with pitches reduced to a minimum creates a zone of attention to other phenomena generally masked by the melodic form applied to the instrumental play.
  3. A Geological sonority resembles flying over a landscape in which the different “sound’ levels will emerge on the surface one after the other. Electronic and instrumental sounds become confused in fusion, seen from such a height
  4. Dynamic of the resonance is a microphonic exploration of a single sound body that is made to resonate by means of different types of percussion
  5. Elastic study juxtaposes sounds coming from the different “playing” of elastic of instrument skins (gold-beaters skin, zarb) and vibrating strings and different instrumental gestures analogous to this “playing:’ but created by the use of electronic generators of white noise.
  6. Timbre conjugations last movement of this series uses the same material to apply rhythmic forms on a continuum of which the timbre is in continual variation

The second series falls back on electronic and concrete means whilst the instrumental sources only appear in a fleeting way.
lncidences/pulsations is a son of recall of the first movement and leads very rapidly to

  1. Ephemeral nature interplay of short-lived instrumental and electronic sounds rather more individualised by the form of the internal trajectory than the material itself.
  2. Induced matter just as molecular effervescence creates transformations of state, it would appear that the different stages of the sound material’s states here are products of each other, as if by induction
  3. Intermixed wavelengths the audible vibrations of pizz interfere with the waves that we imagine “visible” like water droplets on a surface of the same material,
  4. Full and free can he listened to as a study of the damped energies of bodies set into motion then rebounding. Such are the hollow “bubbles’ and the points bringing into relationship the heaviness of some, and the very fine movements of others,
  5. Points versus fields here we have the idea of perspective of different sound themes that weave a sort of field network. imprison the repeated punctuated elements of the foreground and absorb them progressively so as to give free reign to the fields and melodic sound that opens out.

Suoni della natura su You Tube

You Tube si rivela  ogni giorno più impressionante. C’è gente che carica ore e ore di field recording (che non pone nemmeno problemi di copyright).

Cercando “sounds of nature” (senza virgolette) questi video saltano fuori e se si mette anche la chiave -music (con il meno davanti), si eliminano tutte quelle sconcezze formate da suoni naturali con sopra nefanda musichetta ambient.

Occorre solo stare attenti alla frequenza di campionamento: alcuni, per risparmiare spazio e quindi tempo di caricamento, la riducono a 22050, ma altri riescono a tenerla a 44100 anche su video lunghi.

Visto il tempo di questi giorni, non ce sarebbe bisogno, comunque, a titolo di esempio, ecco 10 (dieci!) ore di pioggia e tuoni (magari l’estate prossima vi viene buono…)

Il primo sito web

Se, per curiosità, volete dare un’occhiata al primo sito web mai realizzato cliccate qui.

Niente di pirotecnico. Si tratta di una serie di pagine di solo testo che, tuttavia, esibiscono una cosa che oggi, a 33 anni di distanza, è normale, ma, per l’epoca, era una grande novità e cioè il collegamento ipertestuale.

Il 6 Agosto 1991 Tim Berners-Lee e Robert Cailliau del CERN misero in linea questo sito che descriveva i fondamenti del progetto WWW, nato, in realtà, “to allow high energy physicists to share data, news, and documentation.”

Il sito era raggiungibile all’indirizzo http://info.cern.ch/hypertext/WWW/TheProject.html.

Quello che si vede oggi in linea è uno snapshot del sito presa il 3 Novembre 1992.

Il 2012 profetizzato dagli scrittori di fantascienza

Nel 1987, il sito Writers of The Future, legato al discusso Ron Hubbard, invitò vari scrittori di fantascienza a fare una predizione cercando di immaginare il mondo a 25 anni distanza. Una capsula del tempo da aprire dopo 25 anni e vedere quante delle predizioni fatte da persone abituate a immaginare il futuro si sono avverate. Ora, 1987 + 25 = 2012, cioè oggi, per cui è il momento di verificare.

In realtà, nella media, anche qui vale la legge della predizione: più è precisa, meno è azzeccata.

Alcuni fra i più famosi hanno toppato clamorosamente. Per esempio, Zelazny che prevede una società trasformata dalla robotica e dall’automazione, con spese militari diminuite, rallentamento della crescita della popolazione, medicina trasformata dalle biotecnologie e un mondo un po’ più conservatore, ma mediamente più sano, con più tempo libero e una più ampia gamma di opzioni educative e ricreative di cui godere.

Fra quelli che hanno più o meno indovinato spiccano i pessimisti:

Jack Williamson

Vi preghiamo di perdonarci. Vi abbiamo gravato di debiti impossibili, sprecato e inquinato il pianeta che avrebbe dovuto essere il vostro ricco patrimonio, lasciandovi invece una terribile eredità di ignoranza, povertà, e guerra.

Orson Scott Card

Dobbiamo ritenerci fortunati se qualcuno avrà abbastanza tempo libero nel 2012 per aprire questa capsula del tempo e preoccuparsi di ciò che contiene. Nel 2012 gli americani vedranno il crollo dell’Impero Americano, la Pax Americana, perché abbiamo chiuso con la nostra perdita di volontà nazionale e altruismo nel 1970. Il collasso economico mondiale costerà all’America il suo ruolo dominante, ma non si tradurrà in egemonia russa

Un nuovo ordine mondiale emergerà da carestie, malattie, e dislocazione sociale: la ri-tribalizzazione d’Africa, la distruzione dell’illusione di unità islamica, la lotta tra aristocrazia e proletariato in America Latina, senza il sostegno finanziario dei paesi industrializzati, il vecchio ordine finirà.
I cambiamenti saranno grandi come quelli che emersero dalla caduta di Roma

L’omogeneità di Israele probabilmente gli permetterà di sopravvivere, Messico e Giappone potranno cambiare governanti, ma saranno ancora forti.

Si fa notare per lucidità Sheldon Lee Glashow, forse proprio perché non è uno scrittore, ma un fisico, premio Nobel nel 1979 insieme a Steven Weinberg e Abdus Salam per aver teorizzato il quarto quark (charm) che ha permesso di completare la costruzione della teoria unificata delle interazioni elettromagnetiche e deboli (teoria elettrodebole).

Non ci sarà alcuna guerra nucleare.

Il Giappone sarà la principale potenza economica del mondo, in possesso o in controllo di una parte significativa delle industrie europee e americane. Questa “dittatura economica” sarà utile agli stati clienti del Giappone, dal momento che lo stesso Giappone ricava benefici dal mantenere i propri clienti sani e ricchi.

Molte malattie saranno curabili: il diabete e la gotta, per esempio, saranno trattati con tecniche di ‘ingegneria genetica’. La sclerosi multipla e il morbo di Parkinson saranno effettivamente curabili. Tuttavia, l’AIDS non sarà ancora sotto controllo.

L’economia americana registrerà un calo graduale ma implacabile. I nostri figli non vivranno una vita così comoda come noi. Il differenziale tra ricchi e poveri crescerà e la criminalità si diffonderà al punto da minacciare il tessuto sociale. I ricchi e i poveri formeranno 2 campi armati. La maggior parte delle automobili e dei mezzi di trasporto saranno prodotti in enclaves di proprietà giapponese situate in America. Tuttavia, l’agricoltura e l’istruzione superiore saranno le nostre esportazioni di maggior successo. Non ci saranno treni veloci che collegano le città americane, ma una rete di treni levitati superconduttori sarà in costruzione in Europa occidentale e in Giappone.

Tutto sommato, non male, se allarghiamo il Giappone alle tigri asiatiche (la Corea del Sud soprattutto) che comunque stanno nella stessa area geografica. La sclerosi multipla e il morbo di Parkinson non sono attualmente curabili, ma in molti casi possono essere tenuti sotto controllo. L’AIDS è effettivamente ancora fuori controllo in gran parte del pianeta.

Quasi tutta l’ultima parte è sostanzialmente corretta. Qui in Europa non stiamo costruendo una rete di treni levitati superconduttori, ma una più tradizionale alta velocità.

Colpisce, invece, l’assenza della Cina, che, fra tutti, è citata una sola volta e marginalmente. Sembra che, nel 1987, nessuno potesse pensare che la Cina sarebbe stata in grado di cambiare il proprio sistema al punto da poter entrare fra le grandi potenze economiche mondiali. Eppure già numerosi studi dell’epoca ne avevano parlato.

Frederick Pohl, infine, dà un saggio di sarcasmo, ma in fondo ha toppato anche lui. Il suo intervento inizia dicendo:

Voi vivete in un mondo in pace. Qualcosa di simile a una Corte di Giustizia Mondiale, emanazione delle Nazioni Unite, dirime le controversie internazionali e ha il potere di applicare le proprie decisioni anche con la forza. Per questa ragione vivete in un mondo praticamente senza armi e proprio grazie al fatto che i singoli paesi non hanno bisogno di spendere per mantenere eserciti, voi avete un tenore di vita paragonabile a quello dei miliardari odierni.

E continua prevedendo esplorazione dello spazio, fine della deforestazione, inquinamento sotto controllo, in una parola, Utopia.

Ma poi aggiunge:

Come so tutto questo? Non perché ho fatto una valutazione probabilistica delle attuali tendenze. Anzi, al contrario. Tutto ciò che sta accadendo nel mondo di oggi porta a concludere che nessuna di queste buone cose sta per accadere, perché il nostro paese, la nazione più ricca e potente della storia del mondo (e, ho sempre pensato, la migliore) si sta mandando in rovina per reclutare e addestrare i terroristi in America Latina, dare armi ai terroristi in tutto il mondo, sviluppare ed impiegare eserciti, flotte e sistemi d’arma che non hanno scopo se non di sconfiggere qualsiasi paese che non sia disposto a sottomettersi. Dal momento che, purtroppo per noi, le persone che sono in disaccordo con noi hanno terroristi, flotte, eserciti e propri armamenti, lo scenario futuro più plausibile è una guerra nucleare.

E conclude (riassumo)

Di conseguenza, se potete leggermi, significa che avete risolto i problemi di cui sopra e vivete nella prima ipotesi. In caso contrario, non ci sarà nessuno in grado di leggermi. Quindi ho vinto in ogni caso.

No, Frederick. Non ci sono solo le alternative estreme. L’umanità ha sviluppato la capacità di camminare verso il baratro spingendo l’orlo sempre più in là, sopravvivendo anche alle proprie teorie. Il problema è che questa sopravvivenza ha un costo.

Citando scherzosamente Douglas Adams

La storia di tutte le maggiori civiltà galattiche tende ad attraversare tre fasi distinte ben riconoscibili, ovvero le fasi della Sopravvivenza, della Riflessione e della Decadenza, altrimenti dette fasi del Come, del Perché e del Dove. La prima fase, per esempio, è caratterizzata dalla domanda ‘Come facciamo a procurarci da mangiare?’, la seconda dalla domanda ‘Perché mangiamo?’ e la terza dalla domanda ‘In quale ristorante pranziamo oggi?’

Spesso il prezzo della sopravvivenza è il ritorno a una fase precedente.

Peter Sellers legge She Loves You

Tanto per mostrare cosa sa fare un grande attore, ecco Peter Sellers che interpreta il testo di She Loves You di Lennon & McCartney nei panni del Dottor Stranamore, da lui interpretato nell’omonimo film di Kubrick del 1964 (faceva 3 parti in quel film: il Dottor Stranamore, il Capitano Lionel Mandrake e il Presidente degli Stati Uniti).

Come se non bastasse, in questo post di Open Culture potete anche vederlo mentre recita lo stesso testo con accento cockney, con accento aristocratico e con accento irlandese.

Infine, a questo link, legge il testo di un altro brano dei Beatles, A Hard Day’s Night, nello stile di un attore shakespeariano, per la precisione imitando Laurence Olivier nel monologo del Riccardo III (quello che inizia con l’inverno del nostro scontento).

Form1

Form1 è una stampante 3D, prodotta da Formlabs, che può modellare forme piccole fino a 3 decimi di mm su strati dello spessore di 25 millesimi di mm, il tutto su blocchi di 125 x 125 x 165 mm. Il che significa che può produrre, con estrema precisione, oggetti come quelli in figura (click per ingrandire; occhio alle dimensioni degli oggetti: la monetina è ¼ di $, circa 24 mm di diametro).

Il progetto è opera di alcuni ricercatori del MIT Media Lab che hanno deciso di realizzare una stampante 3D economica, ma ad alta precisione dopo aver constatato che le macchine attuali, pur costando decine di migliaia di dollari, non sono in grado di soddisfare gli standard di qualità richiesti dai designer professionali. Form1 costa solo $ 3000.

A piccoli passi, ci stiamo avvicinando alla distribuzione di massa a basso prezzo in modo analogo a quanto è avvenuto per le stampanti laser che una volta costavano milioni di lire in bianco/nero, mentre oggi costano qualche centinaio di euro, a colori. Pensateci un attimo. Avete bisogno di un oggetto? Non andate a comprarlo; caricate un po’ di di resina e ve lo stampate.

Ma, al di là del progetto in sé, è notevole il modo in cui è stato sviluppato. Questi avevano evidentemente bisogno di un finanziamento per produrre i prototipi e cosa hanno fatto? Hanno chiesto soldi allo stato? Alle banche? A una azienda? Niente di tutto questo. Hanno lanciato una sottoscrizione pubblica con quote che vanno da $ 5 a $ 10.000 offrendo in cambio gadget e sconti sul prodotto (con $ 2999 si riceve una stampante completa, una volta realizzata). Il tutto nella più assoluta trasparenza, con un sito che ne mostra l’andamento.

Finora hanno raccolto impegni per $ 395.220, a fronte dei 100.000 richiesti, da parte di 279 sottoscrittori (ma la parola inglese backer significa anche investitore e scommettitore). L’asta è ancora aperta; termina il 26/10. Questo è uno degli aspetti dell’America che è chilometri avanti rispetto alla vecchia Europa.

Il sito è qui. Andate a vedervi il video: dopo i discorsi, vederla in funzione è affascinante, soprattutto quando stampa un piccolo oggetto a forma di stella con un minuscolo tubo dentro. E il tubo è cavo: ci passa un liquido.

P.S.: speriamo non finisca come in Internal Debate; le stampanti sono sempre macchine del Demonio.

Solitude-Sérénade

Claus-Steffen Mahnkopf (1962), compositore tedesco, è generalmente associato con il movimento della Nuova Complessità, il cui esponente principale è Brian Ferneyhough, con cui Mahnkopf ha studiato.

Le sue opere sono fortemente legate al linguaggio dell’avanguardia, tanto da teorizzare la nascita di una seconda scuola di Darmstadt, ma la sua musica affonda le proprie radici nella tradizione germanica, fino a Berg e Beethoven.

Solitude-Sérénade, del 1997, per piccolo oboe e Ensemble (2 Vla., Cb., Gtar., Hp., Perc), è la rielaborazione di un precedente brano solistico: Solitude-Nocturne del 1993 (Solitude si riferisce al Castello Solitude vicino a Stoccarda).

Zimoun

Zimoun è svizzero. Crea sculture e installazioni in movimento in cui la componente sonora è essenziale.

Nei suoi lavori, il movimento di una gran quantità di semplici oggetti industriali mossi da piccoli motori crea un flusso sonoro granulare caotico. Come nel Poema Sinfonico per 100 Metronomi di Ligeti, anche qui il flusso è creato dalla sovrapposizione sfasata di molti elementi semplici, tutti uguali, ognuno dei quali ha una pulsazione ritmica regolare.

The Future Forms Of Life

The Future Forms Of Life è un breve, visionario cortometraggio di David Lance basato sulle sculture cinetiche di Theo Jansen, il cui lavoro seguiamo da anni.

L’idea base è efficacemente delineata da questa frase di Lance:

If we work really hard on our dreams sooner or later we will reach our goals. But what if one day our dreams go too far?

e in effetti nel film immagina che le sculture di di Jansen, che già si muovono autonomamente spinte dal vento, un giorno prendano vita.

Lo potete vedere più in grande direttamente su vimeo, da cui lo potete anche scaricare in alta qualità, oppure su you tube,