Looking down

Have you ever looked down from the top of the Eiffel Tower? Not far away, as usual. Straight down, really.

Clikck the image to enlarge.

view_from_top_of_eiffel_tower

And from the Burj Dubai? (not from the top, I presume)

frm the Burj

Ancora Dubai

Una significativa immagine scattata da Robert Luxemburg, trovata su Panoramio via Google Earth

dubai

The biggest storm of the year

Some beautiful and frightening images of the storm that recently hit the Cornwell

storm in Cornwell

A big screen

“The Place” in Beijing, China, is covered by a giant LED screen – 250m (820 ft) long and 30m (98 ft) wide – claimed as the biggest in the world.

from Dark Roasted Blend (scroll the page down)

A day in S. Francisco Bay Area

bay areaA page by Berkeley University collects several timelapse movies showing the S. Francisco Bay Area from the Lawrence Hall of Science, by the hill.

Each day lasts about 2 minutes in the movie and there are many. The original goal of the project is to help children understand the weather by correlating the view from the Lawrence Hall of Science with weather data and satellite imagery (the project is part of the Lawrence Hall of Science Weather Exhibit and the FOSS Weather CD-ROM), but the movies are really charming. The explosion of the light is beautiful, each day.

Look at

and many others that you can see at The View (click the Timelapse Movie Archive)

Ballard vive

Lonely HighriseProbabilmente è un effetto collaterale della crisi immobiliare negli USA, ma, in ogni caso, questa è una storia alla Ballard.

Questo condominio di 32 piani si chiama Oasis Tower One e si trova a Fort Myers, Florida. Ha 200 appartamenti, ma uno solo è occupato.

Victor Vangelakos, 45 anni, vigile del fuoco del New Jersey, lo ha acquistato 4 anni fa, quando Fort Myers era nel bel mezzo di un boom immobiliare, con l’idea di mandarci la famiglia in estate e poi di trasferirvisi stabilmente, ma, da allora lui e la sua famiglia sono rimasti gli unici abitanti dello stabile.

La maggior parte degli altri proprietari non ha confermato il proprio contratto e quelli che invece l’hanno fatto, hanno preferito permutare l’appartamento con uno equivalente, appartenente alla stessa agenzia, in un altro building perché quel palazzo era più frequentato di questo.

L’agenzia che ha venduto ai Vangelakos, invece, non ha dato loro questa possibilità. Così, quando vengono qui, hanno l’uso esclusivo della piscina, della sala giochi e della palestra.

“Per noi che veniamo dalla città” dice Victor, “è piuttosto inquietante. È come vivere in un film dell’orrore”.

Nel frattempo, la fontana di fronte allo stabile è stata chiusa, le luci intorno alla piscina sono state spente e le palme tagliate. Lo scarico della spazzatura è stato sigillato e un bidone è apparso di fronte al loro appartamento.

Fonte e particolari: Yahoo News.

Fuga da Dubai

È molto interessante e istruttivo osservare gli effetti della crisi mondiale a Dubai. Questo paese ha costruito il grattacielo più alto del mondo (Burj Dubai, di cui abbiamo già parlato) e altri milioni di metri cubi, con l’idea di investire nel mattone i fiumi di petrodollari che affluiscono nelle casse dell’Emirato.

Il punto è che la crisi ha colpito duramente il settore immobiliare e a Dubai la maggior parte degli investimenti è proprio in questo settore. Di conseguenza si sono generati due effetti.

Il primo consiste nel crollo del valore degli investimenti. Fino a qualche anno fa, i prezzi degli appartamenti anche di livello più basso erano in costante crescita. Secondo Il Sole 24 Ore, “quello che nel 2002 nella torre Terrace (Dubai Marina) costava 1.600 euro al metro quadrato è salito a 4.100 nel 2006 e oggi [marzo 2008] vale 6mila euro”.

Ovviamente i prezzi salivano via che ci si avvicinava alle zone più esclusive, fino al mitico Burj Dubai in cui gli appartamenti di lusso venivano proposti a 30.000 euro al m2.
Ora tutti questi prezzi sono calati dal 20 fino al 50%, sbriciolando milioni di dollari di investimenti.

Ma il secondo effetto è stato anche peggio. Quando, nel novembre 2008, le banche hanno chiuso i rubinetti dei finanziamenti, molte imprese sono state costrette a rallentare i piani di costruzione e a licenziare pesantemente. Parecchi progetti di costruzione (per un valore totale di 582 miliardi di dollari) sono stati messi in attesa o cancellati. Fra le perdite, la torre Donald Trump che prometteva di essere “the ultimate in luxury”.

Il fatto è che, sebbene a Dubai non si applichi integralmente la legge islamica, le pene per gli insolventi sono molto dure: si va dritti in galera. Di conseguenza, gli stranieri, che ammontano all’80% della popolazione, mentre solo il 20% è locale, se perdono il lavoro hanno una sola possibilità: trasferire rapidamente i liquidi nel conto di casa e prendere il primo aereo con un biglietto di sola andata. Le rate già pagate del mutuo, quelle del leasing dell’auto, le carte di credito che laggiù hanno un tetto medio mensile intorno ai 50mila euro, tutto è perduto.

Negli ultimi mesi, il sistema di posta elettronica di Dubai era ingolfato di email tipo “New Jaguar – need to sell before the end of the week.”

All’aeroporto, centinaia di auto sono state abbandonate nel giro di poche settimane. La polizia sostiene di averne contate tremila solo negli ultimi mesi (La Stampa). Le chiavi lasciate nel cruscotto, le carte di credito ormai spremute buttate sul sedile e qualche volta, una lettera di scuse nel cassetto. Non che così uno possa liberarsi dai debiti, ma almeno, nel proprio paese, non finisce in galera.

A Dubai, però, c’è anche una maggioranza invisibile di veri perdenti.
Taxi driver dall’Egitto, Yemen e Iraq. Gente del subcontinente indiano che ha fatto per mesi lavori pericolosi nella costruzione degli edifici guadagnando 80 euro al mese. L’ambasciata indiana ha dichiarato di aver rimpatriato almeno 20.000 persone.

Per correttezza, devo anche dire che alcuni siti più o meno ufficiali, smentiscono tutto ciò.

Fonti: New York Times, Guardian, VOA News, Reuters

Le 7 meraviglie abbandonate (in Europa)

meraviglie abbandonate

L’estate si avvicina ed è tempo di cominciare a pensare alle vacanze. Senza andare molto lontano, eccovi 7 meraviglie abbandonate in Europa, dalla Germania, al Belgio, alla Danimarca, all’Inghilterra, a Finlandia, Polonia e infine Francia. Questo è l’articolo che ne parla.

Unusual Architecture

Non perdete unusual-architecture.com. Click to enlarge.


Kansas City Library (Missouri, USA)

The Basket Building (Ohio, USA)

Forest Spiral (Darmstadt, Germany)

The Crooked House (Sopot, Poland)

CBGB Online

Per molto tempo il CBGB, il famoso club situato al 315 di Bowery Street, è stato la mecca della scena musicale di NY. È il luogo che ha lanciato gente come i Ramones, Patti Smith, Blondie, e i Talking Heads sulla scena internazionale. E nel 2006 ha chiuso.

Per chi non ha fatto in tempo a vederlo, oggi rivive sotto forma di un virtual tour che parte dal bagno.