OK

Da un po, ormai, gira in rete una mail del tipo “non tutti sanno che” in cui si attribuisce con certezza l’etimologia di “OK” ai bollettini della guerra di secessione, nei quali sembra si scrivesse “0K” per “zero killed”, notizia positiva che significava che, nell’ultima azione, nessuno dei nostri ci aveva rimesso la pelle.
A riprova che l’universo non è mai user-friendly, questa storia è ben lontana dall’essere una verità certa, ma è solo una fra una moltitudine di ipotesi.
Riporto quanto affermato da wikipedia.

La prima apparizione certa dell’acronimo, nella forma “o.k.”, risale al 23 marzo 1839 nel “Boston Morning Post”.

A dispetto della sua diffusione universale, non vi è la benché minima concordanza sulla possibile origine della locuzione. Ecco alcune delle ipotesi più comuni:

  • potrebbe derivare dalla lingua dei Choctaw, una popolazione nativa americana, dove figurava la parola “okeh” con la stessa pronuncia e lo stesso significato
  • secondo un’altra opinione, starebbe per “Oll Korrect”, cioè “all correct” scritto deliberatamente in modo sbagliato per enfatizzarne il significato
  • in lingua Bantu “uou-key” (trascrizione fonetica) sta per “certamente sì”: l’espressione potrebbe così essere filtrata dalla lingua degli schiavi africani nell’uso americano
  • prima delle elezioni presidenziali del 1840 a New York venne fondato l’O.K. Club, un circolo di sostenitori del presidente democratico Martin Van Buren, il cui nome alludeva a “Old Kinderhook”, nomignolo del presidente dal suo luogo di nascita, Kinderhook, New York
  • durante la Guerra di secessione americana, nei bollettini dal fronte, sarebbe stata usata l’abbreviazione 0K, cioè “zero (che si può anche pronunciare “O”) killed”, “zero uccisi”
  • alcuni sostengono che OK sia semplicemente il contrario di KO, assegnandogli conseguentemente il significato opposto
  • innumerevoli sono le teorie che riconducono la locuzione all’acronimo di un nome proprio, solitamente di una persona preposta al controllo di prodotti, trattative, contratti, elenchi o simili.

1 thought on “OK

  1. Stavo giusto litigando con mio fratello sull’origine del termine OK!!
    Lui sostiene l’origine in All Correct come naturale acronimo anglosassone.

    Io propendo più per lo “0 killed” riportato sui bollettini della guerra di secessione americana.
    Questo perchè nel caso di OK, non basta individuare la comparsa di un acronimo, ma occorre spiegare la sua diffusione su larga scala, nella stampa statunitense e di lì al resto del mondo.

    OK è un elemento minuto, semplice, che facilmente può comparire in più lingue e più occasioni, anche con significati molto vicini. Anche il russo, lingua che nel parlato tende agli acronimi non meno dell’anglosassone, ha il suo OK in Ochen Korosho ( “va tutto bene” ).

    Di conseguenza, è ragionevole pensare che l’utilizzo di massa del termine OK, così come lo conosciamo, abbia origine proprio dai bollettini regolarmente pubblicati durante la guerra civile americana ( soprattutto in campo nordista, dove la stampa era più diffusa ), anche per la carica emotiva generata dalla situazione. E a quanto mi risulta, in quei bollettini la dicitura indicava “0 Killed”.

    Altri acronimi ugualmente presenti nel linguaggio comune inglese o americano non hanno avuto l’opportunità per un’analoga diffusione.
    Quindi con “0 Killed” abbiamo una doppia spiegazione.

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