La più antica canzone del mondo

harpscorSecondo il Prof. Anne Draffkorn Kilmer (professor of Assyriology, University of California, and curator at the Lowie Museum of Anthropology at Berkeley), quella che vedete potrebbe essere la partitura del più antico brano musicale attualmente conosciuto.
La tavoletta, che proviene dall’antica città assira di Ugarit (oggi Ras Shamra in Siria), risale a 3400 anni fa. Nella parte superiore si trova il testo, mentre la parte inferiore reca informazioni sull’esecuzione.
Il punto è che, sempre secondo l’interpretazione del Prof. Kilmer, la musica che ne esce è diatonica (scala maggiore ovviamente non temperata ma verosimilmente in just intonation, cioè basata sulla scala naturale) e armonizzata. Ho messo questi dati in neretto perché, se fossero veri, smentirebbero in un solo colpo ben due assunti della musicologia tradizionale: l’idea che le prime scale strutturate risalgano ai greci (2000 anni fa) e che le prime manifestazioni musicali fossero solo melodiche.

6 thoughts on “La più antica canzone del mondo

  1. che il primo dei due assunti, le scale risalenti ai greci, possa essere smentito ci sta tranquillamente.
    in fondo è una questione di traduzione delle poche tracce scritte rimasteci.
    l’assiro è una lingua che si conosce e traduce praticamente da ieri, mentre il greco son più di duemila anni che lo leggiamo.
    quanto al secondo assunto, ci andrei piano: per quanto antiche, le manifestazioni musicali assire non son certo le prime, per quanto forse (e per ora) le prime documentate.
    l’umanità ha ben più dei 3400 anni della tavoletta di ugarit, e come diavolo cantassero o suonassero i nostri antenati prima di allora rischia di restare un bel punto interrogativo.
    e a spanne mi vien da continuare a pensare che la melodia non cessi di avere un probabile diritto di progenitura.

  2. Io credo ke ttt kueste cose siano vere… voi nn credete?? anke xk abbiamo ankora dei resti ben precisi x precisare ke sono esistiti veramente e raccontati tutt’oggi come veramente hanno trascorso i loro secoli… bhe… rispondete con sicurezza e sincerità.

  3. Questo sì che è interessante! Tra l’altro è pure abbastanza carina…
    Ora mi chiedo cosa dice il testo…

  4. Si tratta dell’inno alla dea Nikkal sposa di Yarikh, dio della luna. Ancora meglio della trascrizione midi, c’è chi l’ha proprio registrata.

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