Face Substitution

Allora, questa, qui sopra è la media fra il mio viso e quello di Obama. Così anch’io, che sono pallido, posso sembrare un po’ più abbronzato.

Quella qui sotto, invece, mi piace di più. In questo caso la media è fatta con Terminator. Vi risparmio quella con Chuck Norris.

Il tutto è opera di un software che lavora via web. Attiva la vostra webcam (chiedendovi il permesso; non a vostra insaputa) e individua gli elementi salienti del viso (occhi, naso, bocca, contorno).

A questo punto potete scegliere un viso con cui mixare in tempo reale il vostro da una lista di una decina di personaggi famosi. Il risultato, poi, non è fisso, ma segue i vostri movimenti e le vostre espressioni facciali.

Il bello è che tutto è fatto semplicemente  in javascript e peraltro il codice è anche liberamente scaricabile da GitHub. L’autore è tale Audun Mathias Øygard, ispirato da un video di Kyle McDonald & Arturo Castro che trovate su vimeo.

Ma, mentre quello è un video, questo è un mix in tempo reale, oltretutto fatto via web. Lo trovate qui. Assicuratevi che il vostro viso sia in piena luce. Poi cliccate “start” e cercate di stare fermi finché non appaiono delle linee che contornano i punti salienti del vostro volto. A questo punto potete scegliere dalla lista accanto, il viso con cui mixare il vostro.

Naturalmente nessuno vi assicura che non si tengano la vostra faccia, magari associandola al vostro ip, browser e quant’altro, ma così va il mondo (scherzi a parte, non mi sembra il tipo, però siete stati avvertiti).

MaxScore

MaxScore

MaxScore è un software che gestisce la notazione musicale in Max/MSP e Ableton Live via Max for Live.

In pratica è un oggetto Max che accetta messaggi per creare note e trasformarle. La partitura può essere salvata, caricata ed esportata in MusicXML e nel formato di LilyPond. È inoltre in grado di eseguire una partitura inviando messaggi ad ai vostri patch Max/MSP.

MaxScore è scritto in Java ed è stato sviluppato da algomusic.com che ha creato una libreria proprietaria chiamata JMSL (Java Music Specification Language):

JMSL is a Java API for music composition, interactive performance, and intelligent instrument design. With JMSL, the composer/programmer can create stand-alone musical applications or deploy applets on the web.
JMSL supports JSyn (Java Synthesizer, a music synth API written in Java) and MIDI.

Il download e l’utilizzo di MaxScore sono gratuiti per i possessori di una licenza JMSL, che costa $50 per gli studenti e per coloro che vogliono usare solo MaxScore con Max/MSP e Max for Live. Per tutti gli altri, cioè coloro che intendono sviluppare applicazioni in JMSL, la licenza per uso non commerciale, educativo e artistico costa $120. Per altre info, vedere qui.

Unknown Pleasures 3D model

Se qualcuno ha una stampante 3D e vuole stamparsi un bel modellino del famoso sonogramma di Unknown Pleasures dei Joy Division può scaricare i dati da qui.

Nella foto mancano elementi di confronto, ma è piccolo: solo 10 cm. Un bel soprammobile.

Unknown_Pleasures

DbN – The Found Tapes Project 2014

C’è del fascino nella poetica degli oggetti trovati…

DbN take old cassette tapes found on flea markets and thrift stores and use them as raw material in fully live improvised electronic music performances.

The found tapes are sampled, manipulated, processed and ”physically played” using granular synthesis and other techniques, to create obscure rhythmical structures, noises and drones.

For each and every concert DbN use only cassette tapes found locally within the city or the area of the specific concert venue, making the raw material for every performance totally unique.

The audience is encouraged to bring their own cassette tapes to the venue for use in the performance.

DbN – The Found Tapes Project 2014 from DA BOOK on Vimeo.

Un acquarello per la fine del tempo?

Henry Simon (1910 – 1987) era un pittore francese che lavorava principalmente in acquarello.

Catturato dai tedeschi a Dunkerque nel 1940, venne imprigionato nello Stalag 1B presso Olsztynek, nella zona di Dresda, in quella che allora era la Prussia Orientale. Durante la prigionia continuò a dipingere producendo, fra gli altri, il disegno riprodotto qui sopra che sarà pubblicato insieme ad altri dipinti di quel periodo (in tutto circa 20) nel 1941, dopo la resa della Francia, in un libro dal titolo Compagnons de Silence. Il disegno è titolato Le Violiniste au Camp (Simon, in effetti, era anche un musicista dilettante) e datato, come gli altri acquarelli, 1940/41.

Ora, se pensiamo che Olivier Messiaen, autore del celebre Quatuor pour la Fin du Temps, parimenti scritto in un campo di concentramento tedesco ed eseguito per la prima volta in campo di prigionia nel gennaio del 1941, venne rinchiuso nello Stalag V111-A, distante circa 200 km dall’1B di Simon, ma nella stessa zona, non si può non notare la coincidenza…

Noteflight

Noteflight è un tool su web per scrivere musica via browser. In pratica un programma di video-scrittura musicale che risiede su un sito.

Le partiture introdotte possono essere condivise e/o esportate in MusicXML, quindi, poi, possono essere importate nei principali software di questo tipo. L’applicazione è free per l’uso non commerciale e offre una versione più potente, chiamata Noteflight Premium, per l’utilizzo commerciale a $49/anno (o $7.95 per un mese).

Gira con HTML5 quindi i browser lo devono supportare. Secondo loro dovrebbe andare su:

Browser Minimum Version
Google Chrome 21
Safari 5
Internet Explorer 9
Firefox 14
Mobile Safari iOS 6
Android 2.3

Sebbene, dal mio punto di vista, sia sempre meglio tenersi tutto in casa (io diffido anche delle varie clouds), probabilmente è bene che esista una cosa del genere che offre interessanti prospettive per la condivisione e la collaborazione.

Webbed Hand Records

 

La  Webbed Hand Records è una netlabel che ha un interessante catalogo nell’area ambient, drone ed elettroacustica di confine, cioè sperimentale, ma non troppo accademica.

Il tutto pubblicato in CC, quindi liberamente scaricabile in formato mp3. In effetti sarebbe carino che le produzioni si potessero anche acquistare in formato non compresso, come fanno altre netlabel, ma probabilmente, visto anche il tipo di produzioni, il mercato non sarebbe sufficiente a giustificare gli oneri derivanti dalla vendita.

La trovate qui (o cliccate l’immagine)

Google Music Timeline

Ma voi avete visto la music timeline di google? (il cui fine, poi, è quello di vendere musica da google play).

Cliccando su un genere, si espande ai sotto-generi, ognuno dei quali si espande fino ai nomi dei musicisti. Solo Google può permettersi cose del genere…

Però, attenzione: il grafico non si riferisce agli ascolti o alle vendite di tutto il mondo, ma è costruito basandosi soltanto sugli ascolti effettuati tramite il servizio Google Play (cito le FAQ: The Music Timeline is based on album and artist statistics aggregated from Google Play Music — we define popularity by how many users have an artist or album in their music library).

Quindi non è una mappa della popolarità dei generi musicali nel mondo, cosa che ci si potrebbe aspettare, conoscendo il furore “schedatorio” di Google, ma una statistica ricavata dal proprio servizio di vendita. Il valore della mappa, quindi, dipende da alcuni dati che attualmente non conosco e cioè quanti utenti ha Google Play e soprattutto cosa è disponibile (un artista non appare se Google non lo vende).

Ciò nonostante, è carina. Per la cronaca, nonostante quello che alcuni hanno scritto, c’è anche un tot di musica italiana (ho trovato De André e perfino la Pausini).

Un’altra precisazione importante è che la timeline non mostra, come dicono alcuni, la popolarità di un genere nel corso degli anni, bensì la presenza nelle librerie degli utenti di Google Play di dischi pubblicati in quegli anni. Per esempio, la grossa bolla di jazz degli anni ’50 non significa che negli anni ’50 tutti ascoltavano jazz, bensì che, fra le incisioni degli anni ’50, gli utenti di Google Play hanno principalmente dischi di jazz.

Un piccolo problema è che tutti i grafici sono normalizzati, per cui, se si vede un solo artista, non si ha la minima idea della sua incidenza sul totale. Verò è che, in tal caso, molti grafici sarebbero stati troppo piccoli, però una qualche indicazione percentuale avrebbero potuto metterla.

Infine, peccato non ci sia la musica classica. Nelle FAQ si dice che la mancata inclusione della classica dipende dall’incertezza della modalità di piazzamento temporale: ci si deve basare sulla data di composizione o di incisione? Effettivamente l’utilizzo della prima avrebbe esteso il grafico di almeno 5 secoli, mentre, secondo loro, la seconda sarebbe risultata fuorviante. Vedremo.

Libri d’arte scaricabili dal Getty Museum

The Getty Museum has opened its virtual library, making more than 300 art books available for online consultation and download at this link.

Box

Box explores the synthesis of real and digital space through projection-mapping on moving surfaces. The short film documents a live performance, captured entirely in camera.

Bot & Dolly produced this work to serve as both an artistic statement and technical demonstration. It is the culmination of multiple technologies, including large scale robotics, projection mapping, and software engineering. We believe this methodology has tremendous potential to radically transform theatrical presentations, and define new genres of expression.

Find out exactly how “Box” was created in our exclusive behind the scenes video:
http://www.youtube.com/watch?list=PL6…

http://www.botndolly.com/box

Segnalato da Katja