Music for cats

the-cat-enjoy-the-ipodThis site claims to produce “authentic cat music based on feline communication and hearing.”

When I was a student, there was cats on my house. I remember that, when listening to music, sometimes I observed their behavior and try to imagine their perception of the sounds and the meaning of the music for them.

I also remember that sometimes they moved a paw in front of the speaker. Not on the speaker, but in front of it, about half meter distant (speakers was on the floor), like trying to touch something.

Now I have no cats, so I can’t test it. But if someone could try and refer, it should be interesting. The songs are written in three different styles – each song style is designed to convey and evoke a particular mood.

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La Musica dei Krhaangh, Pt. 1

Ci giunge questo contributo dal Dott. HakNam Auroma, esomusicologo affiliato all’Istituto di Esobiologia dello Spazio Profondo e attualmente distaccato sull’Enterprise. Volentieri pubblichiamo (in più parti perché è lungo e la traduzione è in corso).

I Krhaangh sono esseri chitinosi.
Questi individui insettiformi sono tenuti insieme da un esoscheletro con apposite superfici di risonanza. Non avendo alcun organo vibrante interno né alcuna possibilità di soffiare aria, i Krhaangh non sono in grado di produrre suoni continui. Tutto il loro universo sonoro è percussivo.
Naturalmente anche il loro linguaggio è formato da suoni percussivi. Come negli umani, infatti, lo stesso organo serve sia per il linguaggio che per la musica. Così, per capire le basi della musica dei Krhaangh, cominciamo con l’esaminare il loro linguaggio.

Le basi del linguaggio Krhaanergh

L’evoluzione agisce con principi simili in tutti i luoghi. Con il progredire della specie verso quella che chiamiamo intelligenza, si manifesta la necessità di una comunicazione via via sempre più complessa.
Nei Krhaangh, questa esigenza ha condotto allo sviluppo di cavità risonanti formate da una membrana chitinosa curva e di uno spazio sottostante perennemente riempito di aria.
Lo spessore della membrana non è costante, ma è più spesso verso i bordi e più sottile nella parte centrale. In tal modo, la sua percussione in diversi punti produce altezze diverse, più basse e sorde verso i bordi, più alte e vibranti al centro.
I Krhaangh percuotono tale membrana con le 3+3 dita ungulate con cui termina il secondo paio di braccia di cui sono dotati.
La cosa interessante è che, data la normale differenza di dimensioni fra i vari individui, anche le membrane risonanti sono di dimensioni diverse, il che significa che le altezze prodotte non sono le stesse per tutti gli individui. La cosa, in sé, non sorprende. Accade lo stesso anche negli esseri umani: generalmente la voce è più alta nelle femmine rispetto ai maschi e ancora più alta nei bambini.
Questo significa soltanto che, nella comunicazione degli esseri umani, l’altezza non è importante. Infatti possiamo dire una parola con voce bassa o in falsetto e la capiamo sempre.
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