Google Earth al Prado

Se ne parla parecchio in questi giorni. Google ha digitalizzato 14 opere del Museo del Prado fra cui capolavori di Rubens, van der Weyden, Velasquez, Bosch, con una risoluzione di 14 gigapixel (14.000 milioni di pixel) e le ha messe in Google Earth dentro una ricostruzione 3D del museo.

Ora, selezionando 3D Buildings fra le opzioni a sinistra (sotto Layers) e scrivendo Museo del Prado è possibile entrare nel museo e vedere queste opere ad altissima risoluzione (cliccate l’immagine).

prado

Nota per l’uso: una volta arrivati al modellino del Prado, non è necessazio entrarci materialmente (anche se è possibile). Basta cliccarlo (un solo click, non due) e apparirà una finestra per scegliere l’opera. Poi il software vi porterà dentro. Il video, qui, rende l’idea.

Ancora morphing

Fantastico! Ce ne sono altri due, più brevi, dedicati a Van Gogh e Picasso.
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Incredible! Two more morphing videos showing Van Gogh and Picasso portraits.

500 anni di arte

Questo notevole video mostra, in un sorprendente gioco di morphing, circa 500 anni di pittura.

Lo fa concentrandosi su un genere: quello del ritratto femminile, sacro e profano, passando attraverso 90 opere ordinate più o meno storicamente: da un’icona di Novgorod della fine del 12mo secolo fino a un Picasso del 1946. Qui trovate l’elenco completo.

La colonna sonora è la sarabanda dalla Suite no. 1 per violoncello solo di J. S. Bach, esecutore essendone Yo-Yo Ma.
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Here is a morphing video showing the evolution of female portrait in western art, from a Novgorod icon (2nd half of the 12th c.) to Picasso. Click here for the complete list.

DIY Pollock

diy-pollock

Andate su jacksonpollock.org

Muovete il mouse sulla pagina bianca.

Cliccate per cambiare colore. La barra spazio cancella tutto.

Segnalato da: Nicola.
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Go to jacksonpollock.org.
Move the mouse. Click to change color. Space reset.

Giger + Arcimboldo

Salad

Salad: un’immagine di Till Nowak che omaggia Giger e Arcimboldo.
Nella realtà ha l’aspetto di un dipinto (ma è una stampa su tela passata poi con una speciale vernice, grazie Vinz per la correzione), come potete vedere qui.

In November 2006 Till Nowak created the image “Salad”. For this image he created 12 digital vegetable models in 3ds max using photographic references. They were combined to become a tribute to the fantastic biomechanical creations of H.R. Giger and the vegetable portraits of Giuseppe Arcimboldo.

La mente dei polacchi

vertigo
Ma cosa c’è nella mente dei polacchi?
Quella che vedete qui è una sorprendente galleria di manifesti cinematografici polacchi dal 1950 alla fine degli anni ’80.
Sono bellissimi, ma sono anche tremendamente dark, gotici e a tratti decisamente macabri. Guardate, come esempio, quello di Vertigo (in Italia: la donna che visse due volte) del 1958 (in Polonia nel 1963) che è un thriller di Hitchcock, ma non così macabro e confrontatelo con l’originale e quello italiano.
Ora, è vero che a volte il manifesto di un film è un’opera d’arte, ma è anche vero che si tratta di un veicolo pubblicitario che dovrebbe attirare la gente e invogliarla ad andare al cinema…
Per questo mi chiedo “cosa c’è nella mente dei polacchi?”

La Madonna è Angelina Jolie

Secondo l’artista neo-rinascimentale Kate Kretz, la madonna ha il viso (e non solo) di Angelina Jolie.
Il quadro in olio e acrilico su lino, è di grandi dimensioni (223 x 152) e si intitola “Blessed Art Thou” (“Sia benedetta tu…”, tratta dall’Ave Maria).
Sul suo blog, Kate afferma che

Angelina Jolie was chosen as the subject because of her unavoidable presence in the media, the world-wide anticipation of her child, her “unattainable” beauty and the good that she is doing in the world through her example, which adds another layer to the already complicated questions surrounding her status.
The “Virgin” and Zahara figures are loosely based on a Van Dyck Virgin painting, and the Maddox figure’s pose is borrowed from a Raphael painting.

L’opera è stata esposta allo stand della Chelsea Galleria alla fiera dell’arte di Miami e ha una quotazione di $50.000.
Ecco un ingrandimento.

Archeologia Visuale

Mi piace dipingere la gente in bianco e nero perché la gente è temporanea – prima o poi abbandona il mondo e diventa il passato. Invece, alcune costruzioni vivono più a lungo della gente; continuano ad esistere nel mondo. Questa è la ragione per cui io dipingo la gente in bianco e nero e lo sfondo a colori. Il contrasto con il colore serve a evidenziare questa dicotomia.

Zhong Biao è nato nel 1968, nella provincia di Sichuan in Cina.

Spesso dimentichiamo che, oltre a fare scarpe, magliette e adesso anche ricerca, i cinesi producono anche arte.

I like to paint people in black and white because people are temporary – they will eventually leave the world and become
the past. However, some buildings live longer than people; they continue to exist in the world. This is why I paint people in black and white and the background in colour. The contrast with colour is to highlight this dichotomy.

Zhong Biao is born in 1968, Chongqing, Sichuan Province, China
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Decomporre

https://www.keylight.it/wp-content/uploads/2019/08/Toro_picasso.jpg
Guardate cosa fa Picasso con l’immagine di un toro (dall’alto al basso e da sinistra a destra).
Quando lo vedo, mi viene sempre in mente il Webern atonale. Quello che, dal 1909 al 1914, raggiunge il massimo della concisione riducendo all’osso la propria scrittura, fino all’ultimo dei Tre Piccoli Pezzi per violoncello e piano in cui sfiora il silenzio, ma è un silenzio che non è vuoto.
Webern

Brandon Bird

Brandon Bird è un artista californiano che, se fossimo negli anni ’60, sarebbe senz’altro considerato ‘pop’, mentre oggi viene definito ‘cult following’ per la sua tendenza a dipingere icone della cultura popolare come Christopher Walken, Chuck Norris o Abramo Lincoln in situazioni assurde, oppure a ispirarsi a show televisivi come Law&Order.
Ecco la sua versione dell’Ultima Cena di Leonardo con tutti James Wood tranne un Robocop che occupa il posto di Giovanni (cliccate sull’immagine per ingrandire).
Last Supper