Le rovine di Detroit

Yves Marchand & Romain Meffre sono fotografi che si occupano di archeologia urbana e industriale.

Sul loro sito esibiscono tre bellissime gallerie dedicate rispettivamente alle rovine di Detroit, alle vestigia industriali della Germania Est e ai teatri abbandonati d’America. Sono tutte belle, ma la prima, per me, è la più interessante.

Sviluppatasi con il boom economico del dopoguerra legato principalmente all’automobile, Detroit era arrivata a 2 milioni di abitanti negli anni ’50, diventando la quarta città degli Stati Uniti. Oggi, con la General Motors molto vicina al fallimento, Detroit ha perso la metà dei suoi abitanti e la de-industrializzazione ha lasciato enormi monumenti alla decadenza che non vengono riconvertiti perché non ci sono investimenti in una città in decadenza. Semplicemente rimangono, tracce di uno splendido passato, monumenti sopravvissuti alla perdita della loro funzione.

Amo quella foto con il pianoforte…

Lego Architecture

La Frank Lloyd Wright Foundation e Lego celebrano l’opera di uno degli architetti universalmente più noti con una collezione di sei costruzioni che vanno ad aggiungersi ad altre già presenti nella serie Lego Architecture, nata dalla collaborazione tra il colosso danese e Adam Reed Tucker.

Unusual Architecture

Non perdete unusual-architecture.com. Click to enlarge.


Kansas City Library (Missouri, USA)

The Basket Building (Ohio, USA)

Forest Spiral (Darmstadt, Germany)

The Crooked House (Sopot, Poland)

The Art of Decay

Su Flickr c’è un’interessante raccolta fotografica intitolata The Art of Decay, dedicata all’archeologia industriale e residenziale formata da immagini spesso abbondantemente ritoccate, ma affascinanti.

Burj Dubai

Burj DubaiCliccate l’immagine a destra. Mi gira sempre un po’ la testa quando la vedo…

Burj Dubai (in arabo برج دبي “torre di Dubai”) è un grattacielo attualmente in fase di costruzione a Dubai, Emirati Arabi Uniti (EAU). Al suo completamento sarà la più alta struttura umana mai creata di ogni tipologia con un significativo margine di supremazia.

Il 5 febbraio 2008 il Burj Dubai ha raggiunto quota 608,9 metri sorpassando di fatto l’edificio finora più alto al mondo, il Taipei 101. Alla fine di novembre l’edificio aveva raggiunto l’altezza di 739.3 metri. Il costruttore del Burj Dubai è l’Emaar Properties.

Il Burj Dubai è il centro di un vasto complesso che si svilupperà nel centro di Dubai, costituito, tra gli altri, dal più alto hotel del mondo, il Burj al-Arab, la più grande marina artificiale del mondo, la Dubai Marina, le più grandi isole artificiali, le Palm Islands e le World Islands, il Dubai Waterfront e il più grande centro commerciale al mondo, il Dubai Mall. L’intera zona dovrebbe diventare così (le isole sono artificiali, cliccatela):

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Gli architetti dicono che il Burj Dubai riporterà nel Medio Oriente l’onore di ospitare la più alta struttura del mondo, titolo perso circa nel 1300, quando la cattedrale di Lincoln (Inghilterra) superò la grande piramide di Giza in Egitto. L’altezza finale del Burj Dubai è mantenuta segreta per motivi di competizione; ciò nonostante, planimetrie rilasciate da partners commerciali sembrerebbero confermare un’altezza di 818 m.

Guardate anche queste altre immagini impressionanti (sempre cliccabili)

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Barcode building

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Trovata su English Russia. I finestroni verticali sono veramente il barcode indicato sopra. Dovrebbe trovarsi a San Pietroburgo, ma quasi non ci credo. Cliccatela.

Industrial Landscapes

Le immagini di archeologia industriale sono fra le mie preferite. In realtà questa non è propriamente archeologia perché queste installazioni sono tuttora attive, ma hanno comunque un certo fascino.

L’autore è Dave Bullock e le trovate sul suo sito.

Vuoti e/o abbandonati

Non so voi, ma io sono affascinato dai grandi ambienti vuoti e/o abbandonati.

Il fatto è che, anche se non si notano, le città ne sono piene ed esistono dei gruppi di persone il cui hobby è scoprirli ed entrarci per puro spirito esplorativo e di documentazione. Mi sono imbattuto per la prima volta in una di queste “bande” verso il 1990/91 a Mosca e ho fatto un po’ di giri nei sotterranei della città.

Alla fine ho scoperto che ci sono anche dei blog e dei siti che se ne occupano, alcuni stabilmente, altri saltuariamente. Qui su Dark Roasted Blend, per esempio, potete vedere le immagini di

  • una miniera di sale abbandonata in Romania
  • una base sottomarina sovietica
  • la metropolitana abbandonata di Cincinnati

Ma quello che mi ha colpito di più sono gli enormi spazi scavati sotto Tokyo per far defluire le acque di una eventuale inondazione o di un tifone. Sono tenuti puliti e in ordine, con la consueta precisione giapponese. Click to enlarge.

Dynamic Architecture

I disegni e le foto non bastano più per illustrare un progetto. Ora servono i video.

David Fischer, che è cresciuto e ha studiato a Firenze, costruirà i primi edifici mobili di grandi dimensioni a Dubai e Mosca (per la verità esistono già alcune case ruotanti, ma sono delle curiosità).

La Rotating Tower, come è stata denominata, ha caratteristiche che la rendono assolutamente unica dal punto di vista architettonico, ingegneristico, costruttivo ed energetico. È il primo edificio al mondo che cambia la propria forma, è il primo ad essere prodotto in fabbrica, ed è l’unico autosufficiente dal punto di vista energetico. Infatti il grattacielo produrrà attraverso le turbine eoliche posizionate tra i piani un’ energia sufficiente per i propri consumi e per altri edifici vicini.

La Rotating Tower Dubai Development LTD ha annunciato l’apertura delle liste di prenotazione per la prima torre dinamica a Dubai. La torre avrà 80 piani e sarà alta 420 metri. Gli appartamenti, di notevole prestigio, partiranno da una superficie minima di 124 m2 alle ville di 1200 m2, dotate di parcheggio al piano.

L’architetto Fisher ha anche annunciato che la seconda torre dinamica, già in fase avanzata di progettazione, sarà costruita a Mosca, per diventare la nuova icona della capitale russa. Questo grattacielo, commissionato dalla Mirax, il gigante russo del Real Estate, guidato dall’investitore Sergei Polonski, avrà 70 piani e sarà alto 400m. La produzione del grattacielo di Mosca, sito presso il nuovo centro direzionale di Mosca City, avrà inizio nei prossimi mesi e sarà completata entro il 2010.

Questo il sito e qui un pdf in italiano. Ed ecco il video (un po’ pomposo, come è tipico dei venditori).

La via più breve

osakaSe non fosse per il fatto che, come in Inghilterra, si viaggia dalla parte sbagliata della strada, guidare in Giappone sarebbe bellissimo. Ma il problema della sinistra non esiste sulle tangenziali, dove le corsie sono separate da un muro.

Quando la densità abitativa raggiunge i livelli giapponesi, l’unico modo di costruire strade a percorrenza veloce è farle passare sopra le case. Le cosiddette tangenziali viaggiano in aria e il traffico scorre in un limbo gestito da divinità lontane.

osakaUna tendenza che deve fare sempre i conti con lo sviluppo verticale delle grandi città. Così le strade girano intorno alle costruzioni, si avvolgono su sé stesse, si dividono e si ritrovano in un flusso che sembra liquido.

Ma, a volte, l’edificio non può essere aggirato né demolito e così non resta altro che passarci attraverso. Qui, a Osaka, la società che costruiva la tangenziale ha semplicemente affittato tre piani e ci ha fatto passare la strada.

Cliccate sulle immagini per ingrandire. Vedi anche Googlesighting.

Via Darwin